Il regime forfettario è un’opzione fiscale molto apprezzata da professionisti e piccoli imprenditori per la sua semplicità e i vantaggi in termini di tassazione. Tuttavia, per poter aderire (o restare) a questo regime agevolato è necessario rispettare una serie di requisiti e non incorrere in cause di esclusione. Uno degli aspetti spesso sottovalutati riguarda la compresenza di redditi da lavoro dipendente.

Fino al 2024, tra le cause di esclusione dal regime forfettario vi era quella prevista dalla lettera d‑bis del comma 57 della Legge n. 190/2014, secondo cui non possono accedere (o decadono) dal regime forfettario coloro che percepiscono redditi da lavoro dipendente o assimilati superiori a 30.000 euro annui.

Novità 2025: soglia innalzata a 35.000 euro

Con la Legge di Bilancio 2025, il legislatore ha rivisto la soglia: a partire dal 1° gennaio 2025, il limite di redditi da lavoro dipendente o assimilati che può coesistere con il regime forfettario è stato innalzato a 35.000 euro.

Questo innalzamento amplia la platea dei contribuenti che possono accedere o restare nel regime, tenendo conto della crescita dei redditi medi e dell’inflazione.

Nel calcolo del limite dei 35.000 euro devono essere inclusi non solo gli stipendi percepiti da lavoro dipendente, ma anche:

  • – Premi di risultato;
  • – Tredicesime, quattordicesime e altre mensilità aggiuntive;
  • – Indennità e rimborsi soggetti a tassazione;
  • – I redditi assimilati al lavoro dipendente, come ad esempio:
  • – Collaborazioni coordinate e continuative (co.co.co.);
  • – Compensi percepiti dai soci di cooperative;
  • – Compensi a titolari di borse di studio e assegni di ricerca;

È quindi fondamentale che il contribuente e il proprio consulente valutino con attenzione la composizione del reddito complessivo, per evitare di superare il limite e perdere i benefici del forfettario.

Un esempio:

Caso di Maria Rossi

Reddito da lavoro dipendente (lordo): 29.000 € l’anno

Premi di risultato: 4.000 €

Totale redditi da lavoro dipendente e assimilati: 28.000 + 4.000 = 33.000 €

Maria Rossi apre la partita IVA in regime forfettario a gennaio 2025 come consulente marketing. Poiché il totale dei redditi da lavoro dipendente e assimilati (33.000 €) resta al di sotto del nuovo limite di 35.000 €, può accedere e beneficiare del regime agevolato.