Nell’articolo di oggi vediamo tutte le novità che riguardano il regime forfettario previste dalla legge di bilancio 2023.

Anche quest’anno infatti nella bozza della Legge di Bilancio per il 2023 sono previste modifiche al regime forfettario soprattutto per quanto riguarda i limiti di fatturato per l’uscita. Vediamo in dettaglio di cosa si tratta.

Come ormai saprai il regime forfettario è il regime fiscale introdotto nel 2014 per agevolare le nuove partite iva. Si tratta infatti di un regime in cui è prevista un’aliquota agevolata pari al 5% per i primi 5 anni di attività che poi diventa del 15% per gli anni dal sesto in poi.

Ma l’agevolazione di questo regime fiscale non riguarda soltanto l’aliquota per il calcolo delle imposte, tra i vantaggi per il contribuente c’è anche l’emissione delle fatture senza ritenuta e senza addebitare l’iva. La semplificazione è importante perché così facendo vengono meno diversi adempimenti e si riducono anche i costi di gestione.

Ma attenzione, la legge prevede che al superamento di determinati limiti di fatturato non puoi più utilizzare questo regime e sei costretto a passare al cosiddetto regime “ordinario” o “semplificato”.

Fino al 2022, quindi ad oggi, il limite di fatturato annuale è di 65.000 euro, questo significa che se nel 2022 superi questo limite già per il 2023 sei costretto ad “uscire”. Rimane valido il principio per cui per il 2022 le imposte si calcolano con le regole del forfettario anche se hai superato i 65.000 euro di fatturato.

La bozza della legge di bilancio 2023 ha inserito delle modifiche proprio a questo limite e alle modalità di passaggio da un regime all’altro.

In particolare, il limite di fatturato è stato alzato a 85.000 euro ed è stato aggiunta una fascia di fatturato, quella compresa tra 85.000 e 100.000 euro nella quale il passaggio al regime ordinario avviene a partire dall’anno successivo, come avviene già oggi.

Le cose cambiano invece per chi supera il fatturato oltre i 100.000 euro, in questo caso il passaggio al regime ordinario avviene a partire nello stesso anno e dalla prima fattura successiva al superamento del limite.

Per capire meglio come funzionerà, almeno per quanto previsto finora dalla bozza della legge, ti faccio un esempio.

  • 1. Se nel 2023 superi gli 85.000 ma non i 100.000 euro di fatturato dovrai applicare il regime ordinario (con tutto quello che ne consegue tra cui fatture elettroniche, addebito dell’iva in fattura e applicazione delle ritenute quando previsto) a partire dal 2024.
  • 2. Se nel 2023 superi i 100.000 di fatturato dovrai passare alle regole del regime ordinario in corso d’anno a partire dalla prima fattura successiva per fatturato al limite. Quindi, ad esempio:
  • – Fattura 40 del 05/09/2023 pari a 2000 euro emessa con regime forfettario
  • – Fatturato annuale fino al 05/09/2023 pari a 98.000 euro
  • – Con la fattura 40 si raggiunge il limite dei 100.000 euro
  • – La fattura 41 dovrà essere emessa già con le regole per il regime ordinario o “semplificato” quindi avrà l’iva, dovrà essere emessa in formato elettronico e se previsto avrà la ritenuta d’acconto.
  • – In questo caso già il reddito del 2023 verrà calcolato in base alle regole del regime ordinario e non del forfettario.

Quello che ti ho appena riportato è stato inserito soltanto nella bozza della legge che prima di essere approvata e pubblicata potrà subire delle modifiche. Ad ora queste sono le novità previste per il regime forfettario a partire dal 2023, se ci sono ulteriori novità le pubblicherò sul sito quindi continua a seguirmi o scrivimi nello spazio qui sotto se hai domande a riguardo.