Si avvicina la fine dell’anno ed è il momento di fare i conti, anche quelli necessari per capire se hai superato i limiti imposti per rimanere nel regime forfettario nel 2024. Abbiamo già parlato di questo argomento in questo articolo Regime forfettario: cosa succede se supero gli 85000 euro di fatturato, ti consiglio di leggerlo, la domanda sorge spontanea: quali sono le opzioni possibili quando supero questo limite?

In questo articolo analizziamo brevemente queste alternative.

Le opzioni possibili sono principalmente due, una è in realtà è il naturale passaggio al regime semplificato.

Quali sono le differenze con il forfettario?

La differenza principale nell’applicazione di questo regime, che lo differenzia rispetto al regime forfettario, è la possibilità di dedurre dai ricavi o compensi i costi inerenti l’ attività. A differenza del regime forfettario che prevede una deduzione forfettaria dei costi dai ricavi, nel regime semplificato abbiamo una deduzione analitica cioè fattura per fattura purchè i costi che sostieni siano inerenti l’ attività che svolgi, questo significa che i costi sostenuti sia l’attività professionale che per la sfera personale sono deducibili solo in parte in base a delle regole ben precise.

Per costi inerenti l’ attività si intendo a titolo di esempio le spese per energia elettrica del negozio, le spese telefoniche fisse, le spese del carburante per i mezzi aziendali, le spese per l’aggiornamento professionale, le spese per l’acquisto di beni strumentali (il furgone, la postazione pc etc etc), le spese pubblicitarie o le spese per la cancelleria e così via.

Per poter dedurre questi costi sarà necessaria la fattura di acquisto che riporta la tua partita iva.

L’applicazione di questo regime inoltre, prevede maggiori adempimenti da parte dell’imprenditore/libero professionista, tra questi ci sono quelli ai fini IVA, è previsto infatti il versamento di questo tributo con scadenze trimestrali sulla base della differenza tra l’iva che addebiti ai tuoi clienti nelle fatture che emetti e l’iva che ti viene addebitata sulle fatture di acquisto dai fornitori.

Quante tasse pago in regime semplificato?

Nel regime semplificato il tuo reddito è soggetto a IRPEF (Imposta sul reddito delle persone fisiche), questa imposta si calcola sulla base di aliquote suddivise per scaglioni:

da 0 a 15000 – 23%

da 15001 a 28000 – 25% sul reddito eccedente i 15001

da 28001 a 50000 – 35% sul reddito eccedente i 28001

da 50001 – 43% sul reddito eccedente i 50001

Al reddito così determinato si applicano poi le deduzioni e le detrazioni previste per questa tipologia di imposta:

le spese deducibili riducono ulteriormente il reddito complessivo

le spese detraibili, come le spese per l’istruzione di figli, le spese mediche o le spese sostenute per lavori di risparmio energetico come l’eco-bonus vanno a diminuire direttamente l’imposta.

La seconda opzione possibile non è naturale come la prima e richiede delle attente valutazioni, stiamo parlando dell’apertura di una società. Il superamento del limite di 85000 euro o addirittura dei 100000 euro rappresenta in qualche modo un segnale sull’andamento del tuo business e in determinate situazioni la scelta di aprire una società, basata anche sulla possibilità di trovare nuovi fondi attraverso la partecipazione di soci, potrebbe essere la scelta giusta.

Ma come funziona la società e soprattutto, quante tasse paga? Per spiegarti più nel dettaglio questo tema particolare ti consiglio di leggere l’articolo dedicato SRL: quante tasse paga?

A questo punto ti starai chiedendo, cosa faccio? Qual è la soluzione più adatta alla mia situazione?

Per avere una risposta ti consiglio di rivolgerti ad un commercialista che potrà darti tutte le informazioni e i consigli per poter scegliere l’opzione migliore per te.